Nelle scorse ore si è arrivati alla sfiducia del sindaco dell’isola di Ventotene Gerardo Santomauro. A firmarla cinque consiglieri di minoranza dell’amministrazione isolana, Raffaele Sanzo, Pietro Pennacchio, Andrea Biondo, Silvestro Verde e Modesto Sportiello. A questi cinque si aggiunge il consigliere di maggioranza Umberto Matrone. A creare il terremoto politico i progetti legati al Pnrr.
Per capire bene come stanno le cose bisogna riportare le lancette dell’orologio allo scorso mese di ottobre quando è stato firmato il protocollo tra Enea e comune di Ventotene e tra il commissario e la stessa Enea per il progetto di recupero del carcere di Santo Stefano. Allora si aprì una fase di straordinario interesse per l’ambiente e per il futuro delle due isole. Tra gli obiettivi dell’accordo con il Commissario: il supporto tecnico scientifico per la sostenibilità dei diversi interventi previsti nel progetto di recupero dell’ex carcere, il coordinamento con le altre iniziative, in corso e in preparazione, sull’isola di Ventotene e la costituzione di un “Centro Internazionale per la Crescita Blu” da promuovere con le altre realtà della costa pontina e del territorio.
Un progetto importante per l’isola a cui il sindaco Santomauro tiene molto perché consentirebbe una sperimentazione pilota di sviluppo sostenibile e transizione circolare. Chi ha posto fine a questa esperienza, dice il primo cittadino, lo ha fatto anteponendo i propri interessi personali a quelli della collettività e di Ventotene. Perché non va dimenticato che entro il prossimo 15 aprile bisognerà presentare i progetti per il Pnrr
Ora la palla passa al prefetto di Latina Maurizio Falco che dovrà nominare un commissario. Poi la tornata elettorale prevista per il mese di maggio.