Parenti e amici hanno voluto ricordarlo così, con fuochi d’artificio e la liberazione nel cielo di palloncini bianchi e celesti al grido di “Giustizia per Gimmy” a quattro anni dalla scomparsa avvenuta nella notte tra l’otto e il nove agosto del 2020. Gianmarco Pozzi, Gimmy per chi lo conosceva bene, era sull’isola di Ponza per lavorare come buttafuori in una discoteca. Nella mattinata del nove il suo corpo è stato rinvenuto in una intercapedine larga 80 centimetri, a torso nudo, piedi scalzi e con solo pantaloncini scuri. Un vero giallo che ancora oggi, a distanza di quattro anni, risulta ancora irrisolto. Nei mesi scorsi sembrava esserci una svolta quando sono state trovate due tracce di dna maschili sulla carriola trovata nei pressi del posto dove Gianmarco fu trovato privo di vita. Si continua quindi a cercare la verità.
Gimmy ci manca e lo dicono non solo i familiari ma anche gli amici. Giordano, l’amico del cuore di Gimmy ha realizzato il murales che vedete nelle immagini.
Si chiede giustizia per Gimmy, l’appello è sempre quello di fare chiarezza sulla tragedia, rivolto non solo alle autorità che continuano ad indagare sul caso ma anche a coloro che in quella notte erano con Gianmarco sull’isola e che sicuramente sono a conoscenza di quanto accaduto.