PROFESSORE UCCISO, A NOVEMBRE IL PROCESSO

Sarà processato perché accusato di omicidio Angelo Gentile, 84enne di Baia Domizia, killer di Pietro Caprio, insegnante di scienze motorie 58enne di Cellole, nell’alto casertano. Il professore fu rinvenuto carbonizzato nella mattinata del 4 novembre del 2023 nei pressi della pineta di Cellole in località Pietre Bianche a bordo della sua auto. Il gup Alessia Stadio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm Fiore. Il processo inizierà nel mese di novembre. Nel corso dell’udienza sono state ammesse le costituzioni di parte civile dei familiari della vittima. Nel corso della sua discussione il difensore di Angelo Gentile, l’avvocato Gabriele Gallo, ha fatto emergere una situazione diversa rispetto a quella ricostruita dalla Procura. Il professore sarebbe stato ancora in vita quando l’auto fu data alle fiamme quindi sarebbe morto non a causa del colpo di fucile al basso ventre, bensì per asfissia. Poi una seconda vettura sarebbe entrata nella stradina dopo circa 40 minuti dall’ingresso del professore come ripreso dalle telecamere di video sorveglianza. La Corte d’Assise dovrà chiarire la presenza di un ufficiale dei carabinieri durante le perquisizioni. Pietro Caprio era insegnante di scienze motorie in servizio a Minturno e socio di una cooperativa di salvataggio attiva sul Litorale Domizio.

Angelo Gentile, nel corso delle indagini, avrebbe riferito che non utilizzava le armi in suo possesso da anni. I test effettuati sugli indumenti del presunto killer rivelerebbero invece il contrario. Prove schiaccianti sono state fornite dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero ripreso prima le due vetture entrare nella stradina , una traversa di via Pietre Bianche e successivamente uscire solo l’auto del presunto killer.

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