Una vita per una persona innocente, 17 anni per Carmine Belli ingiustamente mandato in galera con l’accusa di aver ucciso Serena Mollicone sono stati una vita. Una cella del carcere di Cassino di via Sferracavallo, lo ha ospitato per ben 17 lunghi mesi nel corso dei quali Belli continuava a professarsi innocente. Una vita rovinata per il carrozziere di Arce che ora ha in corso una pratica di richiesta di risarcimento che potrebbe arrivare proprio da coloro che lo hanno ingiustamente accusato dell’omicidio. I carabinieri in primis, oppure la Polizia o ancora il magistrato che firmò la richiesta di arresto. Si parla ancora di depistaggi? Questo lo stabilirà chi di dovere fatto sta che il tagliando dello studio dentistico, trovato in uno scatolone all’interno della carrozzeria del Belli, era semplicemente un pezzo di carta senza indicazioni precise. Anche il nastro adesivo usato dal presunto assassino e rinvenuto all’interno di una vecchia abitazione di Belli, non farebbe testo perché la stessa abitazione era stata lasciata dalla famiglia di Belli ben 8 mesi prima. L’avvocato Nicodemo Gentile è determinato ad andare fino in fondo alla vicenda, ha così chiesto di accedere a tutta la documentazione. Belli fu arrestato il 6 febbraio del 2003 dalla Polizia, il sospetto del legale è quello che Carmine Belli, pressato da continui interrogatori e da atteggiamenti vessatori, possa essere stato fatto cadere volutamente, nel corso degli interrogatori, in contraddizione.