Una commemorazione che, fino al 2014, era celebrata insieme, ucraini e russi. L’anniversario della fine della seconda guerra mondiale e della vittoria sul nazifascismo. Nella giornata di domenica era presente solo una delegazione di ucraini. Così, anche quest’anno, la città di Palestrina ha voluto ricordare le vittime della guerra, il duro scontro a fuoco contro i nazisti nelle campagne Prenestine. Il 9 Marzo del 1944, in un duro scontro a fuoco contro i soldati tedeschi, furono uccisi tre soldati sovietici.
Uomini coraggiosi uniti ai nostri partigiani dallo stesso desiderio di porre fine al ventennio nazifascista e di liberare la Città dagli oppressori tedeschi. L’Italia pagò duramente, in quegli anni, la sua ferma volontà di ribellione alla Germania nazista, e migliaia di partigiani persero la vita per garantirci i diritti di libertà di cui oggi noi tutti godiamo.
A Palestrina è scoppiata la polemica nelle scorse ore in merito ad una commemorazione programmata e immediatamente non autorizzata.