Home Latina MINTURNO: “ACCENDI IL MIO FUOCO” LE RIFLESSIONI DI DON ANTONIO

MINTURNO: “ACCENDI IL MIO FUOCO” LE RIFLESSIONI DI DON ANTONIO

Fin dalle origini del Cristianesimo, uno dei tratti qualificanti delle celebrazioni eucaristiche è la homilia, una parola greca che noi, normalmente, interpretiamo come predica, e come tale la subiamo fino allo sfinimento. Forse ci aiuterà il sapere che il primo senso di questa parola, basta consultare un buon vocabolario  è compagnia, società, familiarità, relazione, intimità. Con queste parole, scritte dal professor  Armando Genovese docente della Pontificia Università Urbaniana si apre la prefazione al testo “Accendi il mio fuoco” scritto da Rossella e Cosmo Colaruotolo. Il volume raccoglie le riflessioni di Don Antonio Cairo, parroco di Sant’Albina a Scauri di Minturno. Riflessioni andate in onda su Lazio Tv e Tele regione nel corso delle passate settimane nella rubrica Tempo dello Spirito in programma il sabato sera e la domenica nella fascia pomeridiana. Riflessioni penalizzate sicuramente dai tempi televisivi, ecco perché la decisione di raccoglierle in un volume così da favorire una lettura e una riflessione adeguata. Una buona riflessione, continua il professor Genovese, parte dalla Sacra Scrittura, e fa in modo che il presidente dell’assemblea aiuti i fedeli ad acquistare con essa una homilia tale che la stessa Parola possa «abitare» nel cuore dei fedeli. Normalmente non c’era limite di tempo alla homilia, d’altra parte non bisognava nemmeno approfittare della benevolenza degli uditori. Papa Francesco ricorda sempre che «deve essere breve ed evitare di sembrare una conferenza o una lezione». Le omelie di Don Antonio sono frutto di un lavoro intenso e puntuale, chiare e piacevoli da ascoltare in televisione ma soprattutto da leggere, parole su cui riflettere e concetti da approfondire. Il nuovo testo della deComporre edizioni sarà presentato venerdì 27 alle 19,00 presso la parrocchia di Sant’Albina. Anche la città di Gaeta sarà coinvolta il 3 febbraio alle 19,00 presso la chiesa di San Carlo.

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