LAVORI ALLA CENTRALE DEL GARIGLIANO

Sono iniziate le attività di smantellamento nella centrale nucleare del Garigliano.  A darne notizia con una nota la Sogin, la società specializzata nel settore nucleare che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi.

Il sistema da smantellare si trova in un edificio denominato RW, su due piani, all’interno di quattro locali, ed è composto da: tubazioni di adduzione e scarico, tre serbatoi, già bonificati nel 2023 dai fanghi contenuti al loro interno, e da tutta la strumentazione di supporto.

Trattandosi di componenti contaminati, Sogin e la sua controllata Nucleco prima di iniziare i lavori hanno adeguato gli impianti del locale elettrico, di ventilazione, di monitoraggio radiologico, per garantire la sicurezza in ogni fase dell’attività che sarà svolta per le parti più complesse utilizzando robot di taglio, appositamente progettati e realizzati, che i tecnici guideranno da remoto. Le operazioni termineranno entro l’anno.

Saranno demolite complessivamente circa 50 tonnellate di materiale metallico. Al termine dei trattamenti di fusione e decontaminazione si stima che rimarranno solo 15 tonnellate di rifiuti radioattivi, in linea con la strategia aziendale di minimizzazione di tali rifiuti, che verranno stoccati nei depositi temporanei del sito in vista del loro successivo conferimento al Deposito Nazionale.

Per garantire la continuità delle attività di dismissione in corso nella centrale campana, Sogin ha realizzato e messo in esercizio nel 2022 il nuovo sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi.

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