LATINA: CASO SATNAM SINGH, C’È UNA TESTIMONE

Si torna a parlare del decesso di Satnam Singh, il bracciante agricolo di 31 anni morto per dissanguamento dopo che un macchinario gli aveva amputato un  braccio. La notizia delle ultime ore è che è spuntata una testimone che era presente il 17 giugno scorso nell’azienda agricola di Borgo Santa Maria, nella immediata periferia di Latina. Una dipendente che sarà ascoltata nelle prossime settimane su richiesta dei legali di Antonello Lovato il titolare dell’azienda presso la quale è avvenuto l’incidente. Lo stesso Lovato fu arrestato il due luglio scorso perché accusato di omicidio volontario in quanto non avrebbe prestato il giusto soccorso a Satnam Singh. La donna risulta essere dipendente dell’azienda, regolarmente assunta e che darà la sua versione dei fatti dinanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina Giuseppe Molfese. Satnam lavorava in nero presso l’azienda del Lovato e rimase vittima dell’incidente in quel 17 giugno, un macchinario gli ha tranciato di netto un arto. Lo stesso titolare dell’azienda lo ha poi caricato su un furgone e trasportato a casa dove fu letteralmente scaricato senza prestargli alcun tipo di soccorso. L’uomo morì due giorni dopo a seguito della gravità delle ferite riportate  e per il ritardo con il quale era stata fatta intervenire l’ambulanza. I precedenti testimoni ascoltati in tribunale hanno tutti confermato la dinamica dei fatti, compresa Soni la moglie di Satnam Singh, anche lei lavoratrice in nero presso l’azienda del Lovato. È stato anche confermato il fatto che il Lovato, in quella circostanza, non avrebbe voluto chiamare i soccorsi impedendo anche ad altri di telefonare per chiedere un intervento dei sanitari.

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