L’impatto sociale della BPCO che si attesta al 3° posto come causa di morte, è legato ai costi di gestione molto impegnativi. L’ospedalizzazione della BPCO inizia in età lavorativa ed aumenta con lo stadio evolutivo della malattia. I giorni di assenza dal lavoro sono circa 1/3 di quelli di ospedalizzazione. Il ricorso all’ospedalizzazione aumenta di circa sei volte dallo stadio iniziale a quello più avanzato con incremento molto elevato per costo medio/paziente e per mortalità.
Genera una pessima qualità di vita perché porta il paziente ad un progressivo stato invalidante.
Presenti anche ai lavori della seconda giornata esperti universitari ed ospedalieri provenienti da varie regioni d’Italia che hanno dato un grande contributo sull’enfisema polmonare genetico per carenza di alfa 1 antitripsina e sulla insufficienza respiratoria che cresce sempre di più , complice anche il periodo pandemico. È stata trattata anche l’asma una delle patologie croniche polmonari.
Si è anche parlato di prevenzione.