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FROSINONE: LOTTA AL CAPORALATO

Una campagna di contrasto, realizzata dal 1° al 10 agosto su tutto il territorio nazionale, con la costituzione di squadre ispettive composte da carabinieri dei reparti territoriali e personale specializzato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro.

Nell’ambito della Provincia di Frosinone, al termine delle attività condotte dai Carabinieri delle Stazioni e dei Nuclei Operativi delle Compagnie dal 1 al 10 agosto, unitamente al NIL Carabinieri  di Frosinone, sono state controllate 12 aziende, elevando sanzioni penali e amministrative a carico di 11 di esse. Nel corso delle ispezioni si è provveduto a verificare le posizioni lavorative di 18 lavoratori, di cui 7 di origini extracomunitarie. Sono risultati impiegati “in nero” 2 lavoratori  extracomunitari, di cui uno anche privo del permesso di soggiorno.

Per quanto concerne il contrasto alle condotte penalmente rilevanti, sono state denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria complessivamente 8 persone, resesi responsabili di violazioni del Testo Unico sull’immigrazione, della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di altre fattispecie penali. Complessivamente nel corso delle verifiche sono state accertate 30 violazioni che hanno portato alla contestazione di sanzioni ed ammende per oltre 40.000 euro.

In particolare: a carico di 9 aziende sono state riscontrate varie violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e violazioni per la mancata formazione professionale dei lavoratori; a carico di 2 aziende che avevano alle dipendenze lavoratori extracomunitari privi di contratto di lavoro (manodopera in nero), oltre alle sanzioni, è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. In una azienda agricola è stata riscontrata anche la violazione alla normativa sulla prevenzione incendi, non avendo garantito una adeguata presenza degli appositi mezzi antincendio,  in relazione alla elevata categoria di rischio incendio in cui è inserita l’attività esercitata.

Particolare violazione è stata riscontrata  in una azienda agricola del cassinate,  ove  era stato installato  un impianto audiovisivo  con possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, in assenza dei presupposti di legge.

I controlli effettuati dai Carabinieri in questa prima decade di Agosto si inseriscono in una più ampia strategia di contrasto al fenomeno del caporalato che vede l’Arma in prima linea ed in stretta sinergia con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro in attuazione delle direttive del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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