Nata prima di 32 anni fa, la città di Fiumicino è uno dei territori che ospita i siti archeologici più rilevanti d’Italia. Era già uno dei centri di sviluppo commerciali più floridi nei primi secoli degli insediamenti urbani: utile e funzionale a quella Roma che oggi deve ancora allo sviluppo del territorio di Fiumicino le sue maggiori interconnessioni. Fu in principio il porto, oggi l’aeroporto e in futuro tutto il sistema interportuale. Tutti I passi che l’amministrazione sta facendo per rimettere al centro della politica del Lazio il territorio, sono in funzione di una crescita organica e sostenibile di Fiumicino. L’enciclopedia Treccani , come ha detto il sindaco Baccini nel corso della cerimonia,, definisce la città un “Centro peschereccio sulla foce settentrionale del Tevere, che si è sviluppato dopo gli ingenti lavori di bonifica e, successivamente, in seguito alla costruzione nei pressi dell’abitato dell’aeroporto intercontinentale di Roma”.
Ai bonificatori di Isola Sacra e Maccarese, al loro sacrificio e al loro lavoro, si deve molto. L’amministrazione comunale di Fiumicino punta ad una città che vive delle sue tradizioni che affondano nella storia degli imperatori Claudio e Traiano e nelle radici cristiane di Sant’Ippolito e che definiscono un’ identità polifonica e poliedrica proprio come il territorio di Fiumicino che si estende dal litorale alle campagne.
Un ambizioso progetto che necessita di due fattori imprescindibili che si coniugano in un’alchimia perfetta: il desiderio caparbio di riuscire a far diventare il territorio strappato a Roma un’IDEA di comunità viva; e la competenza sostenuta dagli strumenti dello sviluppo: programmazione, progettazione urbanistica, infrastrutturale e per la formazione. Fiumicino è un diffuso centro urbano dedito alla pesca, alla agricoltura sostenibile e al turismo culturale e gastronomico: la città italiana dove si vive meglio.
