Era ricercato da tempo e rientrava nella lista dei 100 latitanti pericolosi. Nelle scorse ore è atterrato all’aeroporto di Fiumicino, scortato dagli agenti dell’Interpol, un soggetto destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma al termine delle indagini all’epoca condotte dal G.I.C.O. e dalla Squadra Mobile di Roma.
Giunto sul territorio nazionale, il narcotrafficante dominicano è stato preso in consegna da militari della Guardia di Finanza e personale della Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino.
Le odierne attività rappresentano l’epilogo delle indagini operate su delega della Procura dal Nucleo di Polizia Economica Finanziaria e dalla Questura di Roma, che avevano portato all’individuazione di un’organizzazione narcotrafficante con base a Roma e ramificazioni all’estero che, forte anche delle cointeressenze con realtà criminali di matrice ‘ndranghetista, era dedita all’importazione di ingenti partite di cocaina proprio dal Paese caraibico.
Gli indagati si avvalevano di “canali di uscita sicuri” presso il porto di Cagliari e l’aeroporto di Milano Malpensa, dove lo stupefacente giungeva occultato all’interno di container commerciali o imbarcato in aeromobili provenienti dall’aeroporto dominicano “La Romana”.
In quel contesto, il principale fornitore del gruppo criminale veniva individuato in un alto Ufficiale della Polizia Nazionale dominicana il quale, avvalendosi di ulteriori complici di stanza all’interno dello scalo aeroportuale e in altre strutture portuali locali, riusciva a reperire grosse partite di cocaina, delle quali organizzava il carico e la spedizione, eludendo i controlli di polizia.
Il soggetto manteneva, inoltre, stretti contatti con i sodali operanti a Roma, attraverso propri connazionali stabiliti in Veneto, i quali assicuravano un costante raccordo informativo, facilitando la pianificazione e il successivo perfezionamento dei traffici illeciti monitorati.
Nel corso delle indagini venivano complessivamente sottoposti a sequestro oltre Kg. 500 di cocaina. L’ufficiale di polizia dominicano, stabilmente dimorante nel Paese caraibico, riusciva a sottrarsi alla cattura, che veniva invece eseguita nei confronti di 19 indagati, successivamente condannati in primo grado sino a 20 anni di reclusione.