Forse una caduta da un terrazzamento che portava al mare, questa l’ipotesi formulata subito dopo la morte di Gianmarco Pozzi, che funestò l’isola di Ponza nell’estate del 2020. Una ipotesi a cui la famiglia del ragazzo non ha mai creduto. Il corpo era riverso in una intercapedine proprio vicino ad una abitazione presa in affitto dal ragazzo. Una storia che ha mostrato fin da subito molti lati oscuri fino a far percorrere la strada dell’omicidio. Ora spunterebbe anche il giallo della presenza dei fratelli Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, sull’isola nella notte in cui Gianmarco ha perso la vita. Dopo la puntata de Le Iene sul giallo di Ponza, il padre del ragazzo ha ricevuto da una conoscente di Ponza una foto di Gabriele Bianchi scattata davanti a Palmarola e da lui stesso postata su Facebook il 7 agosto 2020 accompagnata dalla frase: ‘Essere maledetto mi benedice’. Dal servizio televisivo – ha riferito l’avvocato Fabrizio Gallo, che assiste i familiari di Gianmarco, sono emersi particolari sullo spaccio di cocaina, su quantitativi acquistati a Roma e portati sull’isola. E’ ormai acclarato che Gianmarco facesse parte di questo ambiente. Come è noto i fratelli Bianchi risultano indagati anche per spaccio. Infine, sarebbero stati visti nella discoteca Blue Moon dove Gimmy lavorava come buttafuori. A rendere più chiare le cose contribuirebbe l’integrazione di perizia richiesta dal sostituto procuratore Beatrice Siravo. Il consulente ha evidenziato che le lesioni riscontrate sul corpo del 28enne fanno ipotizzare che nella zona circostante il luogo del rinvenimento del cadavere vi possa essere stata una colluttazione finita poi con la caduta nel vuoto di Gianmarco. Nella relazione inoltre Fineschi dice che Gianmarco Pozzi non sarebbe deceduto a seguito della caduta nel vuoto ma dall’azione di terze persone. Una versione diversa da quella della Procura che ipotizza invece una caduta avvenuta dopo una corsa in preda al delirio da cocaina.