RIETI: IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, UN ARRESTO

Nel corso di controlli straordinarili del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale di Rieti, hanno controllato un’autovettura condotta da un trentenne di nazionalità albanese lungo la statale “ternana”.

Il conducente, su richiesta dei militari, esibiva il passaporto e la patente di guida rilasciati dalle autorità Albanesi, riportanti la medesima data di rilascio. L’inconsueta coincidenza temporale insospettiva i finanzieri che, condotta la persona in caserma al fine di appurare la corretta identificazione e veridicità dei documenti, effettuavano maggiori e più approfonditi controlli, anche tramite il sistema di rilevazione delle impronte digitali.

Le indagini permettevano così di appurare che lo stesso aveva di fatto diverse generalità – ottenute attraverso la modifica, in patria, del cognome – e risultava gravato, oltre che da diversi precedenti penali, anche da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, emesso nel corso del 2021 dalla Prefettura di Perugia e regolarmente eseguito attraverso l’accompagnamento alla frontiera.

Una volta scoperta la vera identità dell’uomo e accertato il suo rientro in Italia prima del decorso del termine stabilito (5 anni) senza la prescritta autorizzazione del Ministro dell’Interno, lo straniero è stato tratto in arresto per il reato di reingresso irregolare nel territorio nazionale, previsto e punito dal vigente Testo Unico sull’Immigrazione.

A seguito del rito direttissimo celebrato il 17 agosto  presso il Tribunale di Rieti, veniva convalidato l’arresto e disposta una nuova espulsione, immediatamente decretata dal competente Prefetto di Rieti.

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