FUNERALI DI FRANCESCO, IL PIANO PER LA SICUREZZA

Una missione, ha sottolineato il Questore, cara agli appartenenti delle Forze di Polizia ed a tutti i rappresentanti delle altre istituzioni che dedicano le proprie energie quotidiane per il benessere altrui. Il tavolo tecnico, vede la partecipazione dei vertici delle Forze e Corpi di Polizia della Capitale, dell’Ispettorato di P.S. Vaticano, il Commissario straordinario per il Giubileo, oltre ai rappresentanti della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco e dell’Ares 118, senza trascurare le aziende partecipate degli enti locali. Così il Questore di Roma ha quindi sensibilizzato tutti i Dirigenti della Questura al massimo impegno, sottolineando come la estemporaneità della scomparsa del Sommo Pontefice abbia tracciato uno scenario assolutamente singolare sotto il profilo securitario.

Arrivi da Paesi terzi, partecipazione di personalità istituzionali estere, sovrapposizione di giurisdizioni tra Stato italiano e Stato Città del Vaticano, sono solo alcuni dei profili del DNA dell’impegno che la Questura, con tutti gli attori coinvolti, sarà chiamata a gestire nelle prossime ore. Grandi eventi calati in un Grande Evento, dunque, che a loro volta, con la loro complessità, si collocano in un recinto, sempre rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico, che vede il giorno delle esequie preceduto dalla ricorrenza dell’anniversario della liberazione del Paese, il 25 aprile, quest’anno all’80^ edizione, con tutte le criticità connesse alla contesa lettura di frange di opposto orientamento ideologico che, anche quest’ anno, saranno impegnate in una concomitante presenza nonché rivendicazione di piazza di Porta San Paolo, a tacere delle ulteriori e numerose manifestazioni infette per la stessa giornata.

Poi il Giubileo degli Adolescenti, che, sebbene spogliato del rito della Canonizzazione, vedrà comunque la partecipazione di centinaia di migliaia di giovani che già dalle prossime ore raggiungeranno la Capitale. Una proiezione a tre dimensioni della sicurezza, con la sorveglianza aerea assicurata dagli elicotteri delle Forze dell’ordine, quella terrestre a cura delle pattuglie “di superficie” e del sottosuolo, deputate al controllo delle stazioni della metropolitana, senza tralasciare l’elemento acqueo, con la Polizia fluviale impegnata nel pattugliamento e nella bonifica del tratto del fiume Tevere che lambisce la zona del Vaticano.

Massime sono le misure di sicurezza, con il dispiegamento di contingenti della forza pubblica che, sotto la guida di Funzionari della Polizia di Stato, si sovrappongono, conferendo ancora maggior efficacia ai piani securitari già in atto e concepiti nella cornice giubilare. Assetti speciali antidrone a cura dell’Aeronautica militare completano la traccia della sicurezza, unitamente alla interdizione del sorvolo attivata sull’area della Città del Vaticano ed i suoi confini.

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