CECCANO: CORRUZIONE NEGLI APPALTI PUBBLICI

Incredulità e timore di parlare, il clima che si respirava giovedì mattina in piazza nei pressi della sede comunale era pesante. Una notizia che ha spiazzato tutti e che già di primo mattino è incominciata a circolare. Un’indagine diretta dall’ufficio di Roma della Procura Europea, investigatori della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Frosinone e del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine di Roma, hanno eseguito misure cautelari personali e sequestri emessi dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone nei confronti di un gruppo di soggetti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per l’aggiudicazione di appalti di lavori pubblici finanziati col P.N.R.R. e per l’accoglienza dei migranti. Fra gli indagati appartenenti all’organizzazione criminale, destinatari di arresti domiciliari e di misure interdittive, fra cui il divieto di concludere contratti di collaborazione con la p.a., figurano imprenditori e professionisti delle province di Frosinone e Napoli, nonché funzionari e dipendenti del comune di Ceccano nel frusinate e tra questi il sindaco Roberto Caligiore.

L’inchiesta rappresenta uno dei primi risultati delle attività investigative coordinate dalla Procura europea sul reato di corruzione legato a fondi PNRR.

Ai domiciliari, oltre al sindaco sono finiti Stefano Anniballi, Antonio Annunziata, Diego Aureli, Camillo Ciotoli, Vincenzo D’Onofrio, Stefano Polsinelli, Elena Papetti, Danilo Rinaldi e Gennaro Tramontano.

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