CASSINO: CASO STELLANTIS, SI RIUNISCE LA CONSULTA

Il problema principale all’ordine del giorno della consulta dei sindaci del Lazio Meridionale, vale a dire la situazione dello stabilimento Stellantis, era di quelli cui è legato parte, o gran parte, del futuro occupazionale ed economico di tutto il territorio. Il sindaco di Cassino Enzo Salera si è affrettato nelle scorse ore a convocare l’assemblea perché la situazione sta diventando giorno dopo giorno, sempre più preoccupante.

Così 24 primi cittadini dei comuni del Cassinate si sono incontrati in sala Restagno rappresentando le preoccupazioni di lavoratori e concittadini.

Il futuro occupazionale dell’intero territorio è legato quindi alla ripresa del colosso automobilistico francese e al relativo indotto.

La decisione che è uscita all’unanimità è stata quella di un nuovo incontro, il 25 settembre prossimo. Questa volta saranno presenti anche le organizzazioni sindacali e i rappresentanti degli industriali per un approfondimento della problematica e per un coinvolgimento il più ampio possibile finalizzato ad impegnare nella difficile battaglia che si è aperta la Politica ai livelli più alti. Pensiero condiviso è stato quello che indica l’impotenza della politica locale nei confronti di Stellantis che fa le scelte di politica industriale sulla base di esclusive valutazioni proprie, snobbando ogni tipo di reale confronto e coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori e finanche del governo nazionale. Occorre, per quel che ci è possibile, cercare di salvare il salvabile perché, al di là delle generiche rassicurazioni, le cose non vanno”, è stata la sintesi del convincimento diffuso ed emerso con chiarezza dall’assemblea. Nella serata di mercoledì è arrivata anche una dichiarazione di      Nicola Ottaviani, segretario della commissione Bilancio della Camera dei Deputati: “Siamo sempre rispettosi delle scelte degli industriali, perché sono loro ad essere legittimati all’organizzazione dei fattori della produzione, ha detto, ma tra i fattori della produzione, di cui bisogna tener conto, in Italia, ci sono anche gli aiuti di Stato, verso l’automotive, sia in termini di finanziamento diretto sia di ammortizzatori sociali per i lavoratori, come la cassa integrazione ed altri cuscinetti sociali pagati con la fiscalità generale di tutti i contribuenti. Se in Michigan, quindi, Stellantis investe oltre 400 milioni di dollari, è impensabile che non si sviluppi un’identica riflessione anche per gli stabilimenti di Cassino, Pomigliano e Melfi, beneficiari di una buona fetta degli stanziamenti pubblici italiani ed europei. Si confida in una sensibilità della proprietà, verso le esigenze sociali, prima ancora che economiche, ha detto Nicola Ottaviani del centro sud del Paese”.

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