Patrica/ Un espediente utilizzato dall’amministrazione comunale permette di portare il Bilancio in parità. Ma la verità è un’altra
Il comitato civico “C’era una volta Patrica” fa sentire la sua voce in merito ai tagli comunali. Analizzando il Bilancio del Comune, tuonano dal comitato, si scopre perché non ci sono risorse per i servizi, per la manutenzione delle strade, taglio delle siepi ripristino delle frane, del verde, dei lampioni, del Centro storico. Il comune,sostiene il comitato, ha sperperato tutti i soldi e, ora, le casse sono vuote. Si parte dai residui attivi, ossia le risorse che le amministrazioni contano nel bilancio come entrate, ma che in realtà non hanno incassato. L’attuale amministrazione comunale del Sindaco Fiordalisio, sostiene il comitato, approva i suoi bilanci attraverso questo metodo , ma poi – in pratica – sa benissimo che non riesce a recuperare queste somme. Si tratta , in altre parole, di crediti accertati, ma mai riscossi. Il Comune non ha strumenti o capacità per incassarli.
Il problema è che questi residui attivi vengono positivamente conteggiati nel bilancio consuntivo di fine anno, per il semplice fatto di essere crediti accertati che il Comune vanta nei confronti di soggetti terzi. Diventa quindi fondamentale cercare di capire quali di questi crediti, o residui attivi, siano più affidabili, e soprattutto quali abbiano una chance maggiore di essere incassati effettivamente. E’ evidente che un buon padre di famiglia farebbe di tutto per incassare somme di denaro dovute. Bilanci che diventano non veritieri perché, denunciano da comitato, presentano un pareggio formale tra entrate (gonfiate con crediti inesigibili) e spese.