“L’Italia è molto interessata e sosterrà ogni iniziativa politica e diplomatica che possa portare a una pace giusta per l’Ucraina. Tutta l’alleanza atlantica, tutti i paesi che vogliono la pace saranno pronti a parlare con Putin se, davvero e con concretezza, dimostrerà che questo è il suo interesse genuino. Ripeto, è giunto il momento di iniziare a lavorare per una pace giusta per l’Ucraina”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Tutti vogliamo la pace, ma deve passare per l’indipendenza di Kiev, non attraverso la sua resa. La responsabilità di questa situazione è solo russa. Ora il Cremlino deve dare segnali concreti anziché bombardare la popolazione”, spiega. “L’Italia continuerà a seguire la linea di Nato e Ue perché l’unità è la nostra forza per consentire a Kiev di negoziare una pace giusta”, aggiunge Tajani. Il ministro poi sottolinea come “in questo momento non stiamo inviando altre armi, c’è un percorso gestito dalla Difesa per nuovi armamenti in base alle richieste ucraine. Forniamo però materiale per ripristinare le infrastrutture elettriche e abbiamo messo a disposizione la nostra Protezione civile per l’emergenza freddo”. Quindi “aspettiamo le richieste di Kiev, ma se con il gelo aumenteranno i profughi siamo pronti ad aiutare, anche ospitando nuovi rifugiati”, conclude.
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